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La verità su Sophia Loren e Jayne Mansfield

Sophia Loren e Jayne Mansfield ad una festa lanciata dalla Paramount Studios per Loren nel 1957Michael Ochs Archives/Getty Images

Da tempo immemorabile – o almeno, da quando i memi sono diventati una cosa reale – uno degli sguardi più universalmente venerati, in ogni senso del termine, è stato un buon occhio laterale vecchio stile. Che si tratti di Michelle Obama, una bambina molto giudiziosa, o di un Muppet knock-off di nome Teddy, la gioia pura e viscerale di un occhio laterale vicario è la soddisfazione GIFable al suo meglio. Ma quando si tratta della hall of fame de facto side-eye, uno degli esempi più leggendari di questa forma d’arte sottovalutata pre-data l’avvento del world wide web da più di pochi decenni – ed è tutto grazie all’attrice italiana e icona della cultura pop Sophia Loren, con un piccolo aiuto da parte della collega bomba bonafide e del grande jayne Mansfield di Hollywood.

Quindi, esattamente, qual era la foto in questione, che ha scatenato le voci su una faida Loren/Mansfield non appena è stata scattata? Come è arrivato a risorgere e a vivere nelle sacre sale dell’infamia di internet? E cosa ne pensa Sophia Loren ora, oltre 50 anni dopo la tragica morte di Jayne Mansfield? Trattene il respiro e preparati per un’immersione profonda.

Un momento nella storia di Hollywood ha creato questo meme leggendario

Sophia Loren e Jayne MansfieldCaratteristiche Keystone, Steele, Hulton Archive/Getty Images

La fotografia in questione, che si può vedere in diverse variazioni meme-able qui, qui, e sicuramente qui, ha certamente visto questo lato della gloria per quanto riguarda l’avvento di internet, ma secondo Sophia “Side-Eye Goddess” Loren stessa, il suo ora iconico side-eye è un po ‘più sfumato che a prima vista. (Pun certamente destinato.)

Come Loren ha trasmesso in un’intervista del 2014 con Intrattenimento settimanale, la fotografia del più infame side-eye nella storia di Tinseltown è il risultato del debutto non ufficiale della società hollywoodiana dell’attrice italiana, due volte vincitrice dell’Oscar, che si è svolta ad una festa a Beverly Hills nel 1957 organizzata dalla Paramount Studios. Tra gli A-listers invitati alla serata esclusiva c’era Jayne Mansfield, che all’epoca era appena fuori da una vittoria ai Golden Globe come promettente esordiente per la sua svolta drammatica come ballerina burlesque speranzosa nell’adattamento cinematografico di John Steinbeck L’autobus ribelle.
Come da Loren, Mansfield, che fu l’ultimo ad arrivare alla festa, si diresse immediatamente verso Loren- una mossa che assicurò che tutti gli occhi fossero puntati su entrambe le stelle. È stata questa mixture – un grande, indimenticabile ingresso, un incontro tra due delle più grandi star dell’anno, e un abito lowcut che Mansfield, famoso altrettanto per le sue braciole di recitazione tanto quanto il suo status di uno dei primi sex symbol di Hollywood – che ha fornito la potenza necessaria per una delle più indimenticabili operazioni fotografiche dell’epoca.

L’occhio di lato di Sophia Loren non era affatto misterioso

Sophia Loren e Jayne Mansfield ad una festa lanciata dalla Paramount Studios per Loren nel 1957Getty Immagini

“Guarda l’immagine”, ha ricordato Loren all’epoca dell’intervista del 2014 con Intrattenimento settimanale, descrivendo il momento di convergenza indelebile. “Dove sono i miei occhi? Sto fissando i suoi capezzoli perché ho paura che venino sul mio piatto. Nella mia faccia si può vedere la paura. Sono così spaventata che tutto nel suo vestito sta per esplodere . Boom! e versare su tutto il tavolo.” O, per essere sinceri, la foto in questione che presenta il famigerato side-eye di Loren era tutto grazie a un abito s basso che Jayne Mansfield indossava e al suo abbraccio profondamente ammirevole del suo corpo e della sua immagine, il tutto di fronte alla frequente oggettificazione del pubblico.

Roger Ebert sentì il bisogno di citare le misure della stella del buxom in un profilo del 1967. “Tutti lo sapevano”, scrisse il venerabile critico del rapporto busto-vita-anca di Mansfield, aggiungendo: “Non molti nel suo pubblico sapevano molto di più. Non voleva che lo arti. Era uno stereotipo, quasi una caricatura, della bionda stupida: più grande, bionda, più stupida, più cosciente di chiunque fosse mai andato prima.”
Mentre la foto-op Loren-Mansfield è diventata il segno distintivo meme-able che è oggi – Loren stessa ha ricordato come “molti, molte volte” è stata “data questa foto all’autografo” dai fan, aggiungendo che si è perennemente rifiutata di farlo rispetto all’eredità di Mansfield dopo la sua morte nel 1967 in un incidente d’auto fatale – la storia dietro l’incontro di due delle attrici più indelebili di Hollywood è quella che dovremmo ricordare per celebrare entrambi i lasciti che hanno lasciato per noi per festeggiare con gioia commemorativa.

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